Prima di spiegare cos'è il Bitcoin e la relativa valuta è importante fare alcune precisazioni e considerazioni sulle varie terminologie utilizzate nel campo della moneta digitale e virtuale. E' necessario comprendere la differenza tra moneta e denaro e tra valuta a corso legale e valuta digitale.
Differenza tra moneta e denaro
La moneta è un oggetto sia fisico (ma anche sociale) inventato dall'uomo per eseguire con facilità le operazioni di pagamento e scambio attraverso la sua funzione numeraria. Essa viene tracciata (firmata) da enti governativi come il Governatore della Banca e viene riconosciuta a livello sociale per un uso collettivo.
Il denaro si rifà a cose che hanno consistenza materiale: gioielli, immobili, quadri, prodotti finanziari, ecc. Quando nelle riviste di gossip, leggi le classifiche degli uomini più ricchi al mondo come parametri di confronto non viene utilizzata solo la moneta (liquida ed elettronica) ma anche il denaro che rappresenta la ricchezza che può essere convertita in moneta corrente. A differenza della moneta il denaro è temporale , perché la sua ricchezza è collegata a precisi beni materiali, quest'ultimi nel giro di pochi anni (per molteplici variabili) potrebbero perdere di valore dimezzando il denaro e quindi la ricchezza.
La valuta a corso legale
A livello accademico le parole "valuta a corso legale" indicano una moneta che per legge deve essere obbligatoriamente accettata come mezzo di pagamento.
Mettendo da parte il significato accademico vediamo (ad oggi 6 Aprile 2017) in poche righe cosa è cambiato negli ultimi cinquant'anni in materia di valute a corso legale.
Quando ricevi delle banconote (dicesi anche carta moneta che ha un valore nominale ed è garantita dalle "riserve auree" dei singoli stati che la stampano), pensi di avere ricevuto della moneta o del denaro. Sbagliato. E' semplicemente una valuta a corso legale, un mezzo di scambio (emesso è garantito da una banca centrale) che è possibile utilizzare per l'acquisto di qualcosa che ha valore, quello che noi chiameremmo un bene.
La valuta a corso legale è sempre stata rappresentata da riserve di metalli preziosi (in primis oro e argento); esempio pratico: una banconota di 50€ è garantita da “tot” grammi di oro custoditi nel cavò di una banca. Questo concetto di valuta garantita dai metalli preziosi ha indotto le società di tutto il mondo ad accettarla come mezzo di pagamento in quanto potevi restituirla allo Stato in cambio di metallo prezioso; la valuta veniva considerata “buona quanto l’oro”. Ma adesso non è più così.
Negli ultimi anni questa politica di garantire la valuta con metalli preziosi è stata abbandonata. In pratica si è emessa (stampato) molta più valuta rispetto ai metalli presenti nei cavò delle banche.
Basti pensare che negli anni 60 gli USA possedevano solo il 25% di metalli preziosi della valuta stampata. Dopo qualche anno precisamente nel 1971 Nixon prende la decisione unilaterale di sospendere la convertibilità del dollaro in oro in quanto ogni banconota era coperta solo dal 0,3% di metallo prezioso. Da allora si continua a stampare moneta cartacea senza nessuna garanzia e gli USA detengono il titolo di debito pubblico più grande al mondo.
Nonostante non esiste più nessuna garanzia di controvalore continua ad esserci una elevata richiesta di valuta quindi l’opinione secondo cui la valuta necessita della garanzia di un metallo prezioso (perché abbia un valore) ormai risulta obsoleta o errata.
Non è un caso che ormai dicesi “valuta fiat”; una valuta che non è garantita da riserve di metalli preziosi. Essa non si basa su alcuna promessa esplicita di convertibilità in oro o in valuta estera. Altri Paesi garantiscono esplicitamente la propria valuta con riserve di una valuta estera (regime di "currency board").
Valute digitali non sono a corso legale
La valute digitali (virtuali e criptovalute) sono rappresentazioni digitali di valore, utilizzate come mezzo di scambio e possono essere trasferite, archiviate o immagazzinate. Non sono emesse o garantite da una banca centrale o da un’autorità pubblica e generalmente non sono regolamentate.
Le valute digitali non hanno corso legale e pertanto non devono per legge essere obbligatoriamente accettate come forma di pagamento, ma possono comunque essere utilizzate per acquistare beni o servizi solo se il venditore è disponibile ad accettarle.
Tipi di valuta digitale
Compreso il concetto di valuta a corso legale e quella digitale possiamo buttare giù le basi per distinguere la valuta virtuale dalla criptovaluta per arrivare al Bitcoin e alla sua corrispettiva valuta. Partiamo subito con l'immagine seguente:
La valuta digitale si divide in due sottoinsiemi: valuta virtuale e criptovaluta. La prima è utilizzata per acquistare soldi finti (detti anche virtual coin) solitamente utilizzati nelle comunità virtuali come social network o videogiochi per PC e dispositivi mobile come Sim City, Second Life, World of Warcraft.
Invece la criptovaluta è possibile utilizzarla per fare acquisti di beni e servizi sia virtuali che reali. Alcune criptovalute vengono accettate in alcuni :
- negozi terrestri
- siti web di commercio elettronico (vedi Amazon)
- siti di scommesse online e trading
- giochi e social per l' acquisto di virtual coins
- pagare alcune tasse cittadine come succede in Svizzera
Inoltre alcune criptovalute vengono accettate da diversi strumenti di pagamento (portafogli elettronici come Skrill e PayPal o istituti bancari friendly alla criptovaluta) per eseguire e ricevere pagamenti. Ciò non è possibile invece con i virtual coins. PayPal o una qualsiasi Banca non accetterebbe mai i tuoi coins di Sim City o World of Warcraft per eseguire operazioni finanziarie di qualsiasi genere e neanche li convertirebbe in nessuna valuta legale.
Cos'è il Bitcoin ?
La parola “Bitcoin” (codice: BTC o XBT - simbolo: ) racchiude in sé diversi significati a partire dal modo in cui la scrivi, infatti in “maiuscolo” fa riferimento alla tecnologia e alla rete, mentre in minuscolo si riferisce alla valuta in sé. Soffermandoci per qualche secondo sul concetto di valuta si può scrivere che:
il bitcoin è una valuta digitale, precisamente una criptovaluta con flusso bidirezionale (collegate anche con l'economia reale oltre che quella virtuale) su sistema decentralizzato, ovvero che non fa uso di un ente centrale per creare moneta e gestire le transazioni. Esso infatti utilizza un database distribuito sui nodi della rete per tenere traccia delle transazioni e sfrutta la crittografia per gestire i vari aspetti funzionali come per l'appunto la generazione di nuova moneta.
Scritto ciò viene più naturale elencare e comprendere i diversi significati racchiusi nella parola Bitcoin (maiuscola e minuscola), come:
- moneta digitale - sillaba la parola Bitcoin = "bit-coin", la sillaba "bit" fa riferimento al bit informatico ovvero numeri e operazioni matematiche. Questo ti fa capire che la valuta della moneta digitale non ha un supporto fisico come banconote o monete ma consente ugualmente operazioni di trasferimento BTC istantanee e senza confini.
- valuta digitale - valute digitali sono nate con lo scopo di essere indipendenti dalle banche, garantendo un maggiore anonimato ma non totale in quanto tutte le transazioni portate a termine vengono registrate su un database conosciuto con il nome di “block chain” (catena di blocchi). Attraverso questo database con le dovute investigazioni è possibile salire all'identità che si cela dietro ad un pagamento grazie alla correlazione tra transazione ed indirizzo server che permette l'identificazione degli utenti coinvolti.
- sistema decentralizzato – oltre a quanto già scritto precedentemente sottolineo che è nata e cresciuta senza sponsorizzazioni di governi e istituzioni finanziarie snobbando i vari down di capitalizzazione di tutte le borse mondiali e mantenendo invariato il valore del cambio di valuta del bitcoin non subendo mai nessun contraccolpo a ribasso.
- flusso bidirezionale – in quanto il tipo di monete e valuta sono collegate più direttamente all'economia reale sia quando si parla di tasso di cambio che di acquisti virtuali e reali.
- criptovaluta - in quanto sfrutta la crittografia e lo schema proof-of-work per garantire sicurezza, privacy nelle transazioni e salvaguardia alle contraffazioni digitali.
- sistema di pagamento peer-to-peer (P2P) - il sistema architettonico peer-to-peer permette di inviare pagamenti online senza passare attraverso un'istituzione finanziaria. In questo modo si esclude un terzo soggetto di fiducia per la convalida del pagamento abbattendo il costo sulla transazione.
- irreversibile - le transazioni con BTC non possono essere annullate anche in caso di truffa, frode o errori di battitura.
- BTC o XBT - sono le abbreviazioni più comuni del Bitcoin come USD per il dollaro statunitense o EUR per l'Euro.
Questa multifunzionalità è schematizzata su carta da un insieme intrinseco ma ben strutturato di regole che definiscono il funzionamento del software utilizzato da un network di computer collegati tra di loro con lo scopo di creare e gestire la valuta bitcoin. A proposito di "creazione di bitcoin", l'algoritmo alla base della piattaforma Bitcoin prevede l'emissione massima di 21 milioni di bitcoin, ad oggi nel 2017 siamo a circa 15 milioni con previsione di saturazione che oscilla dal 2030 al 2140. Davvero difficile pensare al 2140 quando hanno già scritto che nel 2020 si avrà in circolazione il 95% della disponibilità totale.
Chi è l'inventore del Bitcoin ?
Il Bitcoin è stato creato nel 2009 (Documento ufficiale PDF) dall'informatico Satoshi Nakamoto (pseudonimo) il quale nel 2011 aveva dichiarato di essere passato ad altri progetti e di aver lasciato il Bitcoin a Gavin Andresen. Nel maggio del 2016, l'imprenditore australiano Craig Steven Wright ha dichiarato pubblicamente di essere il padre del Bitcoin ovvero colui che si faceva chiamare con il pseudonimo di Satoshi Nakamoto (ecco l’articolo dell’Economist sul padre dei bitcoin).
Qual'è lo scopo del Bitcoin ?
L'idea alla base del progetto era quello di creare una valuta indipendente non controllata da nessuna autorità (come banche centrali), trasferibile elettronicamente in tutto il mondo, in modo istantaneo, con commissioni sulle transazioni molto basse.
Bitcoin è open-source
Bitcoin mette a disposizione dell'innovazione una nuova piattaforma. Il software è completamente open-source e chiunque può verificare il codice sorgente.
Limitare scarsità di valore e l'iperinflazione delle criptovalute
Le criptovalute, attualmente, essendo a sistema decentralizzato, non sono controllate e gestite da nessuna autorità centrale. Come nella maggior parte delle criptovalute (incluso il bitcoin) la distribuzione e le transazioni delle criptomonete avviene collettivamente in rete. Inoltre viene posto un tetto massimo alla quantità di monete in circolazione, ciò per evitare l'iperinflazione.
Invece nella moneta reale chi ha come obiettivo di tenere sotto controllo l'inflazione, sono le Banche Centrali; in Europa è la BCE (Banca Centrale Europea) che mantiene la stabilità dei prezzi aumentando o diminuendo la quantità stampata di moneta e controllando il tasso di inflazione attraverso la gestione del tasso d'interesse applicato ai prestiti.
Chi emette i bitcoin ?
Non esiste una banca centrale che emette BTC come fa la BCE per l'euro (€) o la Federal Reserve Bank per il dollaro ($).
I bitcoin vengono creati in modo automatico dal sistema ovvero dalla rete Bitcoin che li distribuisce agli utenti in modo casuale.
Le probabilità che hai di ricevere i bitcoin aumentano in proporzione alla potenza di calcolo fornita dal tuo PC e prestata alla rete Bitcoin per l'elaborazione dei dati in particolare modo al trasferimento di moneta. Se vuoi forzare la “mano” per aumentare le probabilità di ricevere BTC devi “minare i bitcoin” (Bitcoin Mining).